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L’evento “Progetto Talmud: quando la tradizione diventa innovazione”, che si terrà il 25 febbraio 2025 alle ore 17:00 presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, si preannuncia come una straordinaria occasione di riflessione sul legame tra tradizione culturale e innovazione tecnologica.

Organizzato dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma in collaborazione con il Progetto Traduzione Talmud Babilonese e la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, patrocinato dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, l’incontro si focalizzerà sul Trattato Rosh HaShanà.

La Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, già attivamente impegnata assieme all’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e alla National Library of Israel nella valorizzazione del patrimonio culturale ebraico, ha da tempo un ruolo di rilievo nel campo della catalogazione del libro ebraico in Italia con il progetto I-tal-ya books.

 

Cos’è il Talmud

Il Talmud è uno dei testi fondamentali dell’ebraismo, composto da discussioni rabbiniche che analizzano, interpretano e ampliano la Mishnah, il primo codice scritto della legge orale ebraica. Redatto tra il III e il VI secolo, rappresenta una guida per la vita e la pratica ebraica, oltre a un importante documento storico e culturale. La sua complessità e profondità ne fanno un simbolo di studio e riflessione continua. È composto di 63 trattati e sinora in italiano ne sono stati tradotti 10.

 

Il trattato Rosh HaShanà

Il trattato Rosh HaShanà, parte dell’ordine Mo‘èd della Mishnà, tratta delle regole sul calendario ebraico e sulle celebrazioni del Capodanno. Approfondisce anche il significato del rito distintivo delle festività e delle preghiere speciali del giorno. Pur avendo una struttura giuridica, il trattato riflette l’evoluzione del calendario e delle pratiche religiose ebraiche nel tempo.

 

Un incontro tra tradizione e innovazione

In ambito di innovazione tecnologica applicata allo studio dei testi sacri, il progetto Talmud ha aperto nuove prospettive.

Si distingue per l’impiego delle tecniche digitali avanzate dell’applicazione web TRADUCO sviluppata in esclusiva dall’Istituto di Linguistica Computazionale del Consiglio Nazionale delle Ricerche che, integra componenti per il trattamento del testo e della conoscenza, concepiti secondo i principi della linguistica computazionale, insieme agli strumenti editoriali più avanzati.

Il testo, stampato in ebraico con traduzione italiana a fronte, rappresenta dunque il risultato di un lavoro meticoloso che unisce rigore accademico e innovazione tecnologica.

 

Programma dell’evento

Ad aprire l’incontro saranno i saluti istituzionali di:

  • Stefano Campagnolo, Direttore della Biblioteca Nazionale Centrale di Roma;
  • Clelia Piperno, Direttrice del Progetto Traduzione Talmud Babilonese;
  • Dario Disegni, Presidente della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia.

Rav Riccardo Shmuel Di Segni, Rabbino Capo di Roma e Direttore del Collegio Rabbinico Italiano, terrà una prestigiosa lectio magistralis sull’importanza della traduzione del Talmud quale ponte tra culture e tradizioni religiose.

Rav Gianfranco Di Segni illustrerà il procedimento tecnico e metodologico adottato per la trasposizione del testo dalla lingua originale all’italiano, evidenziando le sfide affrontate e i traguardi raggiunti.

In chiusura dell’evento, si terrà una cerimonia di donazione alla Biblioteca del volume.

Modererà l’incontro Giorgio Segré, Membro di Giunta della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e Referente per la Biblioteca Nazionale dell’Ebraismo Italiano “Tullia Zevi”.

L’incontro si terrà in presenza, con accesso libero fino a esaurimento posti, presso la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma, in Viale Castro Pretorio, 105.

Per maggiori informazioni:

bnc-rm@cultura.gov.it          fondazione@beniculturaliebraici.it

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