“L’orribile strage perpetrata al Museo Ebraico di Bruxelles è un atto di eccezionale gravità contro la Comunità ebraica in un momento drammatico in cui l’Europa, chiamata a eleggere i propri rappresentanti nel nuovo Parlamento, assiste a una crescita dei movimenti xenofobi, razzisti e antisemiti quale mai si era verificata dalla fine della seconda Guerra Mondiale. Dopo sinagoghe, sedi comunitarie e scuole, l’attacco criminale si rivolge oggi contro un Museo ebraico, luogo della conservazione della memoria, della cultura e dell’identità del popolo ebraico, che si vorrebbe additare nuovamente a capro espiatorio della grave crisi economica e sociale che investe il Vecchio Continente e il mondo intero”. Lo afferma in una nota il presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia Dario Disegni, invitando la società civile italiana a non restare indifferenti: “La Fondazione, impegnata nella conservazione e nella valorizzazione del patrimonio ebraico – scrive Disegni – rivolge perciò un pressante appello ai Musei ebraici italiani affinché, in un giorno di questa settimana (che prelude alla celebrazione della festa della Repubblica nata dalla Resistenza al nazifascismo e alla solennità di Shavuot, che ricorda la concessione della Torah al popolo ebraico), essi aprano le loro porte, accogliendo gratuitamente tutta la cittadinanza”. “Siamo certi – si conclude la nota – che la società civile del nostro Paese vorrà sentire l’imperativo morale di testimoniare, con la solidarietà alle vittime del crimine perpetrato, il fermo impegno alla salvaguardia della democrazia offesa e alla costruzione di un futuro di pace, giustizia e libertà”.
A lanciare l’appello anche il presidente della Comunità ebraica di Roma Riccardo Pacifici, che a nome del Consiglio e del rabbino capo Riccardo Di Segni ha invitato la cittadinanza a visitare museo e sinagoga, oggi gratuitamente accessibili a partire dalle 20.30 e fino a oltre mezzanotte. “Porte aperte a tutte le rappresentanze delle Istituzioni, della politica, delle associazioni e del mondo religioso. Un gesto – spiega – che vuole dimostrare che chi vuole intimidirci non ci mette paura e che i nostri nemici saranno sconfitti dalla giustizia e dalla fratellanza fra i popoli”. Tra gli invitati i rappresentanti diplomatici di Belgio e Israele. Aprirà dalle 18.30 alle 20.30 e in forte sintonia con l’iniziativa romana il Memoriale della Shoah di Milano con l’obiettivo, spiega il vicepresidente Roberto Jarach (che è anche vicepresidente UCEI) di “testimoniare la volontà comune di opporsi a ogni forma di sopraffazione e di intolleranza, perché giustizia e fratellanza fra i popoli possano prevalere sempre”. È prevista una serie di brevi interventi da parte di politici e rappresentanti di associazioni ed enti. La parola, oltre che a Jarach, andrà anche al direttore del Corriere della sera e presidente della Fondazione Ferruccio De Bortoli. Numerose le commemorazioni in tutte le Comunità. Riprende tra gli altri le parole del presidente UCEI Renzo Gattegna (“Ancora una volta l’odio torna a colpire nel cuore della nostra civiltà mostrando il suo volto più bieco e miserabile. Ancora una volta innocenti cadono sotto i colpi del fanatismo e dell’intolleranza”) il presidente della Comunità ebraica di Bologna Daniele De Paz. L’invito è per una cerimonia in sinagoga in programma alle 19.30.
(26 maggio 2014)