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Dal 12 giugno al 5 ottobre la Galleria d’Arte Moderna di Roma ospita la mostra “Artiste del Novecento tra visione e identità ebraica”, curata da Marina Bakos, Olga Melasecchi e Federica Pirani. Un percorso espositivo che, attraverso 150 opere, racconta l’intreccio tra Ebraismo e arte, con uno sguardo particolare, quello femminile.

La mostra, infatti, promossa dalla Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale, dalla Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia e dal Museo Ebraico di Roma, con il patrocinio del MiBACT, vede come protagoniste quindici donne ebree italiane, aprendo uno spazio di riflessione inedito sul ruolo femminile nel mondo dellarte e nella società dello scorso secolo.

Attraverso quadri e sculture si intrecciano così le vite e le opere di artiste come Antonietta Raphael Mafai, Paola Levi Montalcini o ancora Annie e Lilly Nathan. Un racconto che rivela il valore, poco conosciuto al grande pubblico, di queste straordinarie figure, in cui spesso insieme alla grande vivacità artistica e intellettuale convive la salvaguardia e l’attenzione alle proprie radici ebraiche. Sono donne che combattono il pregiudizio di genere e che dimostrano, nonostante una diffusa marginalizzazione dettata dalla cultura del tempo, la loro autorevolezza in campo artistico.

Il leitmotiv della mostra della GAM si lega inoltre al tema scelto per la Giornata Europea della Cultura Ebraica di quest’anno – che si svolgerà il prossimo 14 settembre – “La donna nell’Ebraismo”. Grazie al connotato artistico, l’esposizione capitolina apre una finestra peculiare su questo binomio che affonda le radici in una tradizione, quella ebraica, plurimillenaria e in cui il ruolo della donna ha assunto diverse sfaccettature. Madri, mogli, artiste, ebree, le protagoniste della mostra rivelano una complessità culturale e identitaria da scoprire, studiare e valorizzare.

E su questi binari si muove la Fondazione per i Beni Culturali Ebraici in Italia, per cui la mostra romana costituisce “una tappa di assoluto rilievo nella nuova fase di rilancio delle attività dell‘Ente”, come spiega il suo Presidente, Dario Disegni. “Siamo di fronte a un esempio del grande patrimonio ebraico presente nel nostro Paese – afferma Disegni, che ha assunto la Presidenza della FBCEI nel maggio 2013 – che  la Fondazione intende valorizzare con molteplici iniziative, destinate a un vasto pubblico italiano e straniero”.

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