“Si parla e ricerca molto in ambito cattolico dei beni culturali religiosi, ma l’elemento di novità da ricercare in questa due giorni è costituito dal dialogo e l’apertura verso altre realtà religiose in Italia la cui presenza sul territorio è millenaria, per capire se possono nascere collaborazioni”. Così Carla Bartolozzi, docente al Politecnico di Torino e coordinatrice del Comitato Scientifico, ha dato il via questa mattina ai lavori del convegno internazionale “Patrimonio Architettonico Religioso – Nuove funzioni e Processi di Trasformazione”, organizzato dal Dipartimento di Architettura e di Design del Politecnico di Torino e dall’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici della Conferenza Episcopale Italiana, al Salone d’Onore del Castello del Valentino di Torino nelle giornate di oggi e di domani. Ad aprire le due gionate di studio portando i loro saluti Marco Gilli, rettore del Politecnico di Torino, il sindaco Piero Fassino, Mons. Piergiorgio Debernardi, delegato BBCC Beni Ecclesiastici del Piemonte e della Valle D’Aosta e Rocco Curto, direttore del Dipartimento di Architettura Design del Politecnico di Torino. Il tema degli adeguamenti funzionali delle architetture religiose, ha sottolineato Bartolozzi, sarà dunque oggetto di un’analisi sia dal punto di vista filosofico e religioso sia di uno più tecnico, grazie al contribui sia di studiosi provenienti dal mondo accademico sia da esponenti di quello ecclesiastico, ma anche ebraico e valdese, con un interesse di livello internazionale. “Gli interessi nel campo dei beni culturali di tutte le realtà religiose in Italia sono i medesimi, ovvero la conservazione e anche la catalogazione del patrimonio, e credo che in questi giorni potremo gettare basi importanti”, ha continuato Bartolozzi. Il Convegno è suddiviso in tre sessioni: la prima, in corso questa mattina, è quella che tratta la storia e la normativa, con la partecipazione di studiosi di diritto canonico e di legislazione in materia di Beni Culturali, oltre che ricercatori che hanno illustrato le vicende storiche connesse alla costituzione dell’attuale patrimonio architettonico religioso. Dedicato invece alla consistenza del patrimonio architettonico religioso il pomeriggio di oggi, in cui si esamineranno tra l’altro i sistemi di catalogazione digitale attualmente in uso. In questa sessione, presieduta dalla direttrice dell’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (MIBACT) Laura Moro, saranno presentate tra l’altro le attività di valorizzazione e conservazione condotte dalle Comunità Ebraiche italiane e dalla Tavola Valdese. A questo proposito interverrà Dario Disegni, presidente della Fondazione Beni Culturali in Italia, presentando il patrimonio architettonico ebraico italiano e il ruolo della Fondazione. “Un patrimonio straordinario la cui conservazione e valorizzazione rappresenta una enorme sfida, quella di far progredire la conoscenza della storia della bimillenaria presenza degli Ebrei in Italia.” ha anticipato Disegni. Nella mattinata di domani, in cui il convegno dibatterà infine il tema degli studi e dei progetti di restauro trattando casi esemplari di interventi di restauro e riuso di edifici religiosi, interverrà anche Franco Lattes, docente al Politecnico di Torino, in merito ai restauri delle sinagoghe piemontesi.
Francesca Matalon (11 dicembre 2014)